Come posso tenere in forma il mio cavallo anziano?

Come posso tenere in forma il mio cavallo anziano?

Allenare correttamente il cavallo e sviluppare la giusta muscolatura è un argomento che riguarda ogni cavaliere, indipendentemente dal fatto che si abbia a che fare con un cavallo giovane o con un pensionato. 

 Il primo ne ha bisogno per costruire una buona struttura di base che possa portare a lungo il cavaliere, senza riportare danni.  Al secondo serve per poter stare bene ancora a lungo, anche in tarda età. 

Ma quali sono gli esercizi più sensati e qual’è la giusta mole di lavoro per un cavallo non più giovanissimo? 

 

Contenuti di questo POST:  

  • Perché è così importante allenare correttamente il cavallo;
  • Quali sono i muscoli più importanti per il benessere generale; 
  • Come posso aiutare il mio cavallo a costruire la giusta muscolatura;
  • Devi tenere a mente queste cose, quando lavori con un cavallo anziano;
  • L’opinione della fuoriclasse Ingrid Klimke a riguardo;
  • Esercizi di ginnastica per il cavallo. 

 

Perché è importante allenare correttamente il cavallo?

Il cavallo, per sua conformazione, non sarebbe fatto per portare un cavaliere sulla schiena. Nel momento in cui decidiamo di salire in sella, diventiamo i diretti responsabili della salute del cavallo, che non deve assolutamente essere compromessa dalla nostra presenza.  

Quindi , uno degli scopi principali dell’equitazione deve essere quello di rendere il lavoro un allenamento funzionale, che aiuti a sviluppare correttamente la muscolatura. Quest’ultima dovrebbe già essere in parte sviluppata, nel momento in cui il cavaliere sale in sella per la prima volta. 

Con un giovane cavallo si lavora, infatti, alla longia, prima di cominciare con il lavoro sotto alla sella. In questo modo la muscolatura ha modo di svilupparsi gradualmente.

 Se vuoi approfondire il LAVORO ALLA LONGIA e imparare a sfruttare questo tipo di lavoro per procedere con l’addestramento di base del tuo cavallo, seguendo la scala di addestramento, ti consiglio il libro “Il lavoro alla longia - Con o senza cavaliere” (Amazon). 

 

Ogni disciplina e ogni livello di addestramento richiede un diverso grado di sviluppo e una diversa distribuzione della muscolatura. A tal fine, l’allenamento deve essere studiato su misura e ci deve essere la possibilità per il cavallo di fare un recupero adeguato. 

In Accademia approfondiamo l’evoluzione fisica e mentale del cavallo e impariamo come strutturare il lavoro in modo adeguato. Vediamo, per esempio, come il fisico si sviluppa e il cavallo apprende durante le fasi di recupero e non durante i momenti di attività. 

 

Uno sviluppo muscolare corretto si ottiene attraverso la ginnastica, con cui il cavallo viene addestrato secondo la Scala di Addestramento*. Uno degli obiettivi principali dell’addestramento è quello di rendere il cavallo diritto, eliminando eventuali asimmetrie. In questo modo la muscolatura potrà svilupparsi in modo equo e il cavallo avrà modo di caricare gli arti in modo bilanciato, evitando così di sovraccaricarne qualcuno e che ci siano danni all’apparato locomotore. 

 *per approfondire trovi il libro “La scala di addestramento - La chiave dell’equitazione” su Amazon.

 

 

Quali muscoli sono particolarmente importanti per i cavalli?

 Ma quali sono i muscoli più importanti per il cavallo, soprattutto quando entra in gioco il peso del cavaliere? I muscoli della schiena e il legamento dorsale del cavallo svolgono un ruolo cruciale per l’equitazione perché sono le parti che devono sorreggere il peso della sella e del cavaliere. Tuttavia, anche i muscoli del collo e dei quarti posteriori svolgono un ruolo importante, se si desidera cavalcare il cavallo senza arrecargli alcun danno. L’obiettivo principale è quello di far caricare al cavallo sempre più peso sui posteriori, in modo che il treno anteriore possa essere alleggerito. Questo risultato si può avere solo con un addestramento a regola d’arte per cui ci vogliono diversi anni. 

Quindi, solo rafforzando in modo uniforme i muscoli posteriori e della schiena puoi contrastare l'usura delle strutture, che si verificherebbe altrimenti. La conformazione della schiena, nel punto in cui sta seduto il cavaliere e l’equilibrio di base del cavallo che prevede più peso sugli anteriori a causa del lungo collo e della testa grande, porterebbero, infatti, a problemi quali contratture dorsali e danni agli arti anteriori. 

 

 

Ma come si allenano i muscoli? Ogni cavallo deve essere allenato allo stesso modo?

La ginnastica corretta può aiutare il tuo cavallo a costruire muscoli. Il prerequisito fondamentale per questo è che il tuo cavallo sia sano e che viva in un ambiente adatto ai cavalli: ha possibilità di muoversi molto, ha contatti con altri cavalli, riceve una dieta su misura e un allenamento vario.  

La base fondamentale è un buon addestramento in piano (di dressage), che porta il cavallo a muoversi in equilibrio sotto al peso del cavaliere, con andature di base fluide e corrette, una schiena libera ed elastica e a stare negli aiuti. Questo è il primo passo verso uno sviluppo corretto della muscolatura. Se manca questa parte, nessun esercizio e nessun trucco potrà risolvere la situazione. Non esistono scorciatoie. 

Per intensificare ulteriormente l'allenamento e simulare una vera e propria palestra per il cavallo, puoi usare i cavalletti. Esistono un’infinità di esercizi che si possono fare a tutte le andature, rendendo il lavoro in piano non solo più allenante, ma anche più motivante ed alternativo. I cavalletti migliorano molto anche la coordinazione, la reattività e la concentrazione del cavallo e del cavaliere. Se vuoi approfondire l’argomento e imparare come approcciare il lavoro con i cavalletti un passo alla volta, ti consiglio di leggere il libro sui cavalletti di Ingrid Klimke (lo trovi su Amazon, anche in italiano).  

Un altro modo per allenare il cavallo in modo ottimale è il lavoro sul pendio. Salite e discese sono forse il modo migliore per rendere forti i posteriori. Se hai la fortuna di avere terreni in pendenza su cui lavorare, dovresti assolutamente spostare qualche tua sessione di lavoro fuori dal campo. Qui, il cavallo impara a gestire il suo equilibrio in modo del tutto nuovo e si coordina meglio, diventando più sicuro ed espressivo in rettangolo. 

Il lavoro alla doppia longia è un altro ottimo modo per progredire nella scala di addestramento, senza il peso del cavaliere sulla schiena. Più avanti, approfondiremo questo argomento in Accademia. Devi prima avere il cavallo sotto pieno controllo alla longia normale. Il lavoro alla doppia longia è complesso e pericoloso se non hai dimestichezza. Fatti aiutare da un esperto le prime volte ed assicurati di lavorare in totale sicurezza e con l’equipaggiamento giusto. 

Le linee di ostacoli rappresentano un’ottima alternativa e dovrebbero essere integrate nel lavoro settimanale di ogni cavallo. Anche se il cavallo è da dressage. Barriere, croci e cavalletti sono ottimi per costruire delle linee di allenamento varie e gradualmente più impegnative. Cominciare sempre da cose semplicissime e aumentare la difficoltà uno step alla volta, senza mai esagerare! Questo vale per ogni ambito.  

L’addestramento di base (e soprattutto quello benefico) è completo, a 360°, e va al di là della disciplina di appartenenza. Questo vale sia per il cavallo, che per il cavaliere. Più si varia, meglio è. Il cavallo ci guadagna in salute (fisica e mentale) e il cavaliere migliora il proprio equilibrio e la posizione in sella.

  

Ecco che cosa tenere a mente quando si allena un cavallo più anziano

Con un cavallo più anziano, devi valutare molto attentamente il carico di lavoro. Sono importanti molte pause rigeneranti, altrimenti aumenterà l’acidità dei muscoli e questo avrà un effetto negativo. L'allenamento a intervalli è un’ottima scelta per il cavallo più anziano. Lo approfondiremo in uno dei prossimi post, con qualche esempio pratico. 

Inoltre, si consiglia vivamente di alternare il lavoro sotto alla sella con il lavoro a mano o alla longia, in quanto può essere lavorato più dolcemente, senza il peso del cavaliere. 

I giorni di lavoro vanno alternati ai giorni di riposo, in cui il cavallo può stare libero in paddock. Lo stare fermi in box è deleterio per tutti i cavalli in quanto è del tutto innaturale per il cavallo e la muscolatura rischia di atrofizzarsi. La cosa più difficile è proprio mantenere la muscolatura nei cavalli di una certa età. 

Bisogna fare un piano di allenamento che abbia come obiettivo quello di rinforzare i posteriori e la schiena. L'obiettivo è costruire forza e condizione! È fondamentale che il lavoro sia vario e che ci siano sufficienti pause sia all’interno della sessione di lavoro, che tra una sessione e l’altra. 

 

In realtà, il lavoro per un cavallo anziano può assomigliare a quello di un cavallo giovane. Quindi l’approccio può essere lo stesso di quando si comincia il percorso di addestramento nei primi mesi. 

Gli anziani tornano ad avere le stesse necessità dei bambini. Lo stesso bisogno di attenzioni. È così anche per noi!

Non trattare il cavallo vecchio come un cavallo che non ha più un senso di esistere. Dimostragli il tuo rispetto e trattalo con amore. Se lo è guadagnato!  

Dedicagli il tuo tempo e curalo con la stessa dedizione di ogni altro cavallo. Lui può ancora dare molto e il movimento fa bene! Finché non c’è nulla che impedisca un allenamento vario di media intensità, mantenere il cavallo attivo gli farà solo bene. 

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